Il progetto di Tatu nasce dal desiderio di re-interpretare la classica abat-jour da tavolo. Dello stereotipo originario viene conservato solo il diffusore mentre il corpo della lampada viene immaginato in una fine struttura in tondino saldato che ricorda la silouette di un cristallo. Il diffusore, anch’esso ripulito all’essenziale, risulta incastonato nella struttura.
Il nome deriva dalla parola swahili utilizzata per indicare il numero 3, e fa riferimento alla sezione triangolare sulla quale è incentrato il disegno della lampada.
Il contrasto fra il volume bianco satinato del diffusore ed i sottili riflessi della struttura è alla base dell’unicità di Tatu.
Tatu's project stems from the desire to re-interpret the classic table lamp. Only the diffuser is saved from the original stereotype because the body of the lamp is imagined in a fine structure of welded rods that resembles the silhouette of a crystal. The white glass diffuser, cleaned up to the essential, is embedded in the structure.
The name derives from the Swahili word used to indicate the number 3, therefore the triangle on which the design of the lamp is centered.
The contrast between the diffuser white satin volume and the subtle reflections of the structure are the basis of Tatu's uniqueness.
Il progetto di Tatu nasce dal desiderio di re-interpretare la classica abat-jour da tavolo. Dello stereotipo originario viene conservato solo il diffusore mentre il corpo della lampada viene immaginato in una fine struttura in tondino saldato che ricorda la silouette di un cristallo. Il diffusore, anch’esso ripulito all’essenziale, risulta incastonato nella struttura.
Il nome deriva dalla parola swahili utilizzata per indicare il numero 3, e fa riferimento alla sezione triangolare sulla quale è incentrato il disegno della lampada.
Il contrasto fra il volume bianco satinato del diffusore ed i sottili riflessi della struttura è alla base dell’unicità di Tatu.
Tatu's project stems from the desire to re-interpret the classic table lamp. Only the diffuser is saved from the original stereotype because the body of the lamp is imagined in a fine structure of welded rods that resembles the silhouette of a crystal. The white glass diffuser, cleaned up to the essential, is embedded in the structure.
The name derives from the Swahili word used to indicate the number 3, therefore the triangle on which the design of the lamp is centered.
The contrast between the diffuser white satin volume and the subtle reflections of the structure are the basis of Tatu's uniqueness.